Chi Siamo - Progetto 3T

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Chi Siamo

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Le Origini
Il progetto 3T nasce nell'anno 2000 da una convinzione comune di alcuni bresciani e di un Togolese che racconta la povertà della sua terra. Al nostro arrivo in terra africana, nel 2000, il problema dell'acqua potabile si poneva con gravità. La popolazione consumava l'acqua del vicino fiume, anche se inquinata, per gli usi domestici e per la pulizia personale, causando gravi parassitosi intestinali.Erano le donne che si occupavano dell'approvvigionamento idrico. Percorrevano la distanza che separa il fiume dal villaggio (circa 600 mt.) più volte al giorno, trasportando l'acqua con grossi recipienti, che arrivano a pesare anche 40 kg, tenendoli appoggiati sulla testa. L'assistenza sanitaria era affidata ad un piccolo dispensario dove lavorava qualche ora al giorno una volontaria sostenuta dalle offerte degli abitanti. Il luogo era fatiscente ed umiliante per le persone che vi venivano curate. La struttura più simile ad un ospedale, che secondo i nostri canoni è poco più di un'infermeria, dista tutt'ora 25 km e sono pochi chilometri di strada sterrata difficilmente praticabile. La gente viveva di quel che il terreno può offrire: mais, cereali, manioca, caffè. Il raccolto dipendeva esclusivamente dalle piogge, non avevano attrezzature né bestiame. La corrente elettrica non esisteva: al calar del sole l'unico sistema di illuminazione, per chi poteva permetterselo era la lampada a petrolio.

Dal 2000 ad oggi siamo andati a Todome con un preciso obbiettivo: avviare un processo di sviluppo capace di avere dei mezzi sufficienti per creare al suo interno l'anima della propria crescita e portare gli abitanti di Todomè all'autosufficienza alimentare culturale e socio sanitaria.

Narra la leggenda che i popoli nomadi del Togo nella traversata dell'altopiano di Wawa dessero al membro piu' anziano, e quindi al piu' saggio della tribù, il compito di seminare un seme di acacia in ogni luogo di sosta. Anni dopo, la medesima tribù faceva ritorno negli stessi luoghi e il saggio decretava quale fosse la pianta piu' forte, il terreno più fertile l'acqua piu' buona. Lì nasceva un villaggio. L'acacia dei saggi del villaggio di Todomè è imponente e offre i suoi rami al sole poggiando le sue solide radici nella fertile terra rossa caratteristica dell'Africa. Per noi volontari quest'albero cosi' rigoglioso è diventato una sentinella che ci accoglie al nostro arrivo, e ci offre l'immediata senzazione di essere arrivati a casa. E' come se anche noi, un po' piu' prosaici e un po' meno saggi, avessimo piantato un seme che ha messo radici nei cuori della gente del villaggio e ora sta germogliando, stagione dopo stagione,progetto dopo progetto, in una splendida acacia dalle mani tese che non solo danno aiuto ma ricevono il sole e la gioia che solo qui riusciamo a trovare.

Siamo convinti che ogni popolo abbia il diritto di maturare la propria cultura e la qualità della propria vita. A Todomè stiamo cercando di rendere questo sogno sempre piu' una piccola realtà. Il merito va ai volontari che, nonostante le vicissitudini, donano parte della loro vita a questo progetto. Niente ci rende fieri e orgogliosi quanto pensare che in piccola parte stiamo aiutando un popolo, mantenuto oppresso e dimenticato dal mondo a ritrovare la propria voce.

La nostra Africa è in cammino e sa portare i suoi fardelli.
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